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CASE PIGNORATE PER PAGARE L’ACQUA, NEGLI USA IL SUO COSTO È AUMENTATO DELL’80%
di Vittorio Sabadin
Per ogni famiglia ormai il 12% del budget viene speso per poter aprire il rubinetto. A New Orleans in un anno staccata dalla rete idrica una famiglia su cinque per morosità.
Il costo dell’acqua è cresciuto in media negli Stati Uniti dell’80% dal 2010 al 2018 e migliaia di famiglie non riescono più a pagare le bollette. Lo rivela una indagine commissionata dal giornale britannico The Guardian e affidata all’esperto di infrastrutture Roger Colton e al Consumers Report. L’inchiesta, condotta in 12 città, ha messo in luce come stia aumentando il numero di famiglie povere che non ha più accesso all’acqua potabile e che è costretta ad abbandonare la propria casa, sequestrata per pagare il debito con i fornitori di acqua.
Secondo il rapporto di 88 pagine, le cause di questa incredibile situazione in uno dei Paesi più ricchi del mondo è da attribuire all’obsolescenza delle infrastrutture, ai mutamenti climatici e demografici, ai fondi statali dirottati ad affrontare altre emergenze come quelle economiche o sanitarie. Ma nelle periferie delle città la situazione è davvero drammatica. A New Orleans solo nel 2016 un nucleo abitativo su cinque è stato disconnesso dalla rete idraulica a causa delle bollette non pagate. Un terzo degli abitanti che consumano acqua è oggi nella città è considerato un “delinquente” e ha complessivamente con il comune, e con le società private che in America forniscono il 15% del fabbisogno idrico, un debito di 50 milioni di dollari.